Se si ritiene di aver ingiustamente subito un danno, fisico o psichico, a causa di errori o negligenze dei medici curanti (medici professionisti e/o strutture sanitarie pubbliche e private) la perizia medica permette di accertarne le responsabilità e ottenere un equo risarcimento.
Il parere di fattibilità a procedere con la perizia medica per malasanità, redatta da parte di medici legali, si riceve entro pochi giorni dall'acquisto.
Normalmente i tempi di consegna sono intorno ai 10-15 giorni, ma dipende dal caso specifico.
Il risarcimento per errore medico viene calcolato considerando le spese mediche sostenute dal paziente, sia passate che future, la perdita di guadagno dovuta all'incapacità di lavorare, il danno morale e la sofferenza psicologica ed eventuali invalidità o disabilità permanenti.
Se si ritiene di aver subito un'ingiustizia è necessario rivolgersi a un legale e richiedere una perizia medico legale, che possa evidenziare eventuali errori o sottovalutazioni nel risarcimento ricevuto.
La colpa medica si verifica quando un sanitario commette un errore dovuto alla violazione di regole cautelari che, se rispettate, avrebbero evitato un danno. Esistono due tipi principali di colpa: colpa generica (negligenza, imprudenza, imperizia) e colpa specifica (violazione di leggi o regolamenti). Gli errori medici più comuni includono errori di prescrizione, chirurgici, diagnostici e legati all'uso delle apparecchiature.
Esempi di errori chirurgici includono la presenza di corpi estranei lasciati nel sito chirurgico, interventi su una parte sbagliata del corpo, perforazioni intestinali o esecuzioni chirurgiche improprie.
Alcuni esempi comuni di errori di diagnosi o prescrizione includono situazioni in cui un medico effettua una diagnosi errata, come scambiare un tumore maligno per una semplice infiammazione, portando a un trattamento inadeguato. Un altro caso è la mancata diagnosi, in cui un problema medico viene ignorato, causando ritardi nel trattamento adeguato. Inoltre, si possono verificare errori nella prescrizione di farmaci quando il medico somministra un farmaco non adatto alla patologia reale del paziente, oppure quando prescrive un dosaggio inappropriato, che può essere o troppo elevato o insufficiente.